SERIE D Taranto, ora tre finali

11.04.2014 20:23

 

Senza sprecare troppe energie nervose, pensando a strani ricorsi di fine anno, il Taranto di mister Papagni ha effettuato la solita settimana di lavoro dedicandosi esclusivamente alla preparazione della prima delle tre gare decisive fino al termine della stagione. Quella da giocare domenica contro il Francavilla in Sinni.

Sia i rossoblù, sia la compagine di Ranko Lazic, si presenteranno allo Iacovone al completo anche se nel Taranto c'è ancora qualche dubbio circa l'utilizzo o meno di Claudio Miale, ancora alle prese con un problema di natura muscolare. La vittoria di Monopoli è stata accolta in maniera entusiastica dal popolo di fede tarantina, tanto che la sera di domenica scorsa un migliaio di tifosi hanno atteso la squadra allo Iacovone per fargli sentire tutta la loro gratitudine per il difficile successo conseguito. Ad oggi sono stati già venduti più di 4000 biglietti per la sfida ai lucani ma si pensa che sia possibile raggiungere i diecimila spettatori tra paganti ed abbonati. Si presume che la gara col Francavilla sarà, da un punto di vista tecnico, una gara molto piacevole dal momento che la squadra di Lazic vanta forse il gioco più bello e divertente del girone.

Il centrocampo ritroverà il faro Sekkoum, dopo una giornata di squalifica, mentre in attacco il recupero di Pisani, unico attaccante di peso della rosa, garantirà a Lazic una più ampia gamma di soluzioni offensive.

Il Taranto, invece, recupera i suoi tre migliori elementi da un punto di vista tecnico, vale a dire Ciarcià, Molinari e Clemente tutti assenti domenica a Monopoli. La squadra sembra aver raggiunto una certa maturità. Inoltre, la consapevolezza di dover affrontare fino all'ultima giornata tre partite decisive dovrebbe evitare quei cali di concentrazioni pagati duramente nel corso del campionato.

Il tifo spinge la squadra a risultati importanti ma è anche vero il contrario. Infatti questo entusiamo ricreatosi in città intorno alle sorti della squadra di calcio sono dovute soprattutto alla perseveranza e alle qualità tecniche di allenatori e giocatori.  Riprendersi il palcoscenico della Lega Pro, dopo il fallimento e un'annata di transizione, sarebbe un risultato davvero importante.